Il fiore all’occhiello: alcune storie e come indossarlo
Il giorno del matrimonio è quel momento della vita che ogni ragazza sogna, ma non bisogna dimenticarsi che anche lo sposo ha il suo bel da fare. Soprattutto quando si tratta della sua preparazione: il colore ed il tessuto dell’abito, la scelta della cravatta e dei gemelli, il fiore da appuntare alla giacca.
Quest’ultimo dettaglio può apparir banale ma non lo è, diversi sono infatti i significati che porta con sé e la storia che l’accompagna.
Le origini del fiore all’occhiello
Indubbia la volontà di questo particolare, che manifesta ovviamente un intento d’amore, ma differenti sono le versioni della sua nascita.
Alcuni sostengono che abbia assunto un importante significato per via di un messaggio. Si dice infatti che potrebbe risalire alla Rivoluzione Francese, quando il Cavaliere di Rougeville, durante una visita alla Regina Maria Antonietta, al tempo imprigionata, cercò di liberarla tramite un garofano rosso appuntato sul petto contenente un messaggio segreto.
Altri credono invece che la nascita di questa usanza si riconduca alla Regina Vittoria, la quale il giorno delle proprie nozze regalò un mazzolino di fiori al Principe Alberto, il quale se lo appuntò in una fessura del risvolto della giacca. Sebbene questa storia possa essere più attendibile, rimane improbabile poiché il Principe vestiva con la divisa militare e portava una fascia che copriva interamente la zona dedicata al fiore.
Qualunque sia la vera storia, non ci sentiamo di mettere in dubbio il contesto regale ed elitario di questo gesto, il quale si accompagna al galateo da molto tempo; non per niente il modo di dire che lo riguarda si riferisce ad un motivo di vanto e di orgoglio.
Quali fiori prediligere e regole di bon ton
Per quanto riguarda le varietà, inizialmente venivano preferiti i garofani o le gardenie, al giorno d’oggi si può sfoggiare anche altri tipi di fiore, purché essi vengano “rubati” dal bouquet della sposa.
Rimangono tuttavia alcune regole da seguire per mantenere il giusto bon ton: il fiore all’occhiello non va nel taschino, quello è il posto della pochette. Importante scegliere tra i due, non vanno portati entrambi, e il fiore va sempre sul lato sinistro, quello del cuore.
Siccome deve essere fresco, è possibile che al termine della cerimonia il fiore si sia sciupato; è dunque bene munirsi di pochette per il ricevimento così da non doversi preoccupare del mantenimento della sua freschezza.
Infine, non si deve confondere con la boutonnière, o bottoniera, che invece è composta da più fiori, non uno solo, adornati talvolta anche da un nastro.
Ora che sappiamo qualcosa in più a riguardo, non dimentichiamoci che il vero fiore all’occhiello del vostro matrimonio siete voi!
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A cura dI Emanuela Caglio, wedding planner di White Tulipa