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23 Ott 2022

Il matrimonio di Antonio Lorenzon, vincitore 2020 di Masterchef Italia

Un incontro di spiriti creativi. Ecco come potremmo sintetizzare in una frase, la collaborazione che ha portato alla realizzazione di un matrimonio davvero speciale, quello tra Antonio Lorenzon e il compagno Daniel. Un progetto dove l’aspetto decorativo e scenografico e la parte del menù, fatto di ricerca e sperimentazione, si sono uniti fin dal principio.

Stiamo parlando del matrimonio di Antonio Lorenzon, vincitore dell’edizione 2020 di Masterchef Italia, che ha sposato il compagno di una vita, Daniel. Il tutto con la regia di Angelo Garini, masterplanner ed emotion designer, noto per le sue realizzazioni, nei luoghi più belli d’Italia e del mondo e per i numerosi libri che ha pubblicato, nonché per la sua attività di podcaster con Tabata Caldironi, e la loro serie principale, Let’s Celebrate, ascoltatissima e seguitissima.

matrimonio di Antonio Lorenzon
Antonio Lorenzon con il wedding planner Angelo Garini

Proprio in occasione del matrimonio, una, tra le tante innovazioni volute da Garini è stata proprio la registrazione di una puntata live del suo podcas Let’s Celebrate.

Ascoltare questa puntata audio è come essere ospiti a quel matrimonio anche se solo per qualche minuto.

La proposta di matrimonio e i preparativi

Ma facciamo un passo indietro. Tutto ha inizio quando Antonio Lorenzon, dopo essere stato proclamato vincitore della IX edizione di Masterchef, approfitta di quel momento di grande gioia per chiedere a Daniel, presente tra il pubblico, di sposarlo.

Da lì il passaggio seguente è stato quello di decidere data e luogo del matrimonio e di coinvolgere Angelo Garini per la progettazione creativa dell’evento.

Angelo, con l’aiuto di Sara Poli, wedding planner di Bassano, che è stata il suo braccio destro in terra veneta per le settimane precedenti il matrimonio, ha deciso di trarre ispirazione dalla storia dell’arte della bellissima città, con richiami al 700. La cerimonia si è svolta nel salone degli specchi di Palazzo Sturm, già sede del Museo della Ceramica e richiami al rinascimento, periodo in cui Bassano si arricchì di splendidi palazzi, sotto la ricca influenza di Venezia, per il ricevimento.

La cerimonia

In questa bellissima cornice non poteva mancare un omaggio a quello che è il monumento simbolo della città: il famoso Ponte Vecchio.

Qui, è così avvenuto l’incontro tra i due sposi e tutti i loro numerosi ospiti, proprio al centro del ponte.

Antonio e Daniel, dunque, elegantissimi negli abiti firmati Carlo Pignatelli, accompagnati dalle loro madri, sono arrivati dai lati opposti del ponte per incontrarsi al centro e offrire l’uno alla mamma dell’altro un coloratissimo bouquet, avvolti dall’abbraccio di tutti i presenti.

Da lì, seguiti dal corteo dei loro ospiti, gli sposi hanno raggiunto a piedi la terrazza del belvedere di Palazzo Sturm, dove sono stati accolti da una prima sorpresa musicale: la meravigliosa voce di DIA, cantante canadese di origine italiana accompagnata dalle note di un pianoforte.

All’interno del museo invece, ad accompagnare la cerimonia, ecco un’altra sorpresa: un’orchestra d’archi e le voci di un tenore e due soprani, per un repertorio classico che ha spaziato da Vivaldi a Mozart, da Caccini a Lehar.

matrimonio di Antonio Lorenzon

Il ricevimento e l’indimenticabile taglio della torta nuziale

Dopo la cerimonia, il ricevimento si è svolto a Villa Cà Sette, residenza veneta del ‘700 immersa in un parco ricco di piante, fiori, vasche d’acqua che ha accolto l’aperitivo.

Per la cena invece, la scelta è ricaduta su una grande sala, nel corpo della barchessa che risale al ‘500. Qui l’ispirazione è rinascimentale. Protagonista un sontuoso tavolo imperiale e una decorazione che alternava volumi alti e bassi in una ripetizione simmetrica.

matrimonio di Antonio Lorenzon

Nel gran finale, il taglio della torta nuziale nel romantico giardino degli ulivi.

Dopo il taglio fontane luminose e fuochi d’artificio hanno introdotto lo show musicale di Timothy Rock Cavicchini che ha guidato gli ospiti in ore di grande divertimento e festa!

matrimonio di Antonio Lorenzon

Un Masterplanner per un Masterchef

Angelo e Antonio si sono trovati in perfetta sintonia nel voler valorizzare il territorio e le sue eccellenze. Non solo dal punto di vista storico e architettonico, come abbiamo letto, ma anche per ciò che riguarda le scelte decorative e la selezione dei piatti da servire durante la cena.

Da un lato il menù, una ricerca di armonia e raffinatezza nelle varie portate che si sono succedute, alcune nate da ricette esclusive di Antonio. Dall’altro tantissimi i fiori utilizzati per la decorazione dell’evento, prodotti a pochi chilometri da Bassano, nell’azienda agricola Zia Nina Flower Farm, da Giulia Trentin con il marito Alessandro Toppa.

Giulia, ha iniziato la sua produzione nel 2020 e sta portando avanti un messaggio che sta avendo grande successo. Quello della coltivazione di varietà floreali diverse, secondo il luogo e la stagione, che forniscano un prodotto locale, che abbatta l’impatto ambientale, conseguenza dei viaggi che i fiori devono fare in giro per il mondo, per raggiungere la destinazione finale.

“Da grande appassionato di fiori e piante quale sono, è stato un enorme piacere raccogliere ogni fiore, dalie, cosmos, zinnie, amaranto e celosia, direttamente dalle piante e vederli poi diventare composizioni splendide mescolandosi a rami di liquidambar, lagestroemia, quercia” dice Angelo e continua “la gamma di colori brillanti scelta, ha illuminato ogni angolo di Palazzo Sturm, di Villa Cà Sette e della barchessa. Qui i tessuti scelti con Antonio, per la realizzazione delle tovaglie nelle tonalità del sottobosco, sono stati, ancora una volta, un omaggio al rinascimento”.

Un matrimonio, quello di Antonio Lorenzon, quindi, che si è posto l’obiettivo di valorizzare l’unicità di ognuno e la preziosità di tutto ciò che ci circonda. Un bellissimo esempio da cui prendere ispirazione e lasciarsi guidare!

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Foto di Giulia Brunello e Giò Tarantino

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