Nuovo trend: il matrimonio al contrario
Noto anche come il Reverse Wedding, questo stile di matrimonio arriva direttamente dai paesi anglosassoni e stravolge il classico timing della giornata. Un’idea un po’ insolita, ma perfetta se siete alla ricerca di un matrimonio originale, alternativo, diverso, assolutamente memorabile.
Scegliere un matrimonio al contrario significa scappare dal classico per allontanarsi dalla tradizione e dalle abitudini alla volta della sperimentazione e dell’innovazione. Non fatevi prendere dalla paura, ma sappiate osare e giocare, ricreando un momento magico e capace di lasciare davvero il segno.
Prima il banchetto, poi la cerimonia
Gli elementi tipici del matrimonio sono tutti confermati: la cerimonia, il taglio della torta, il ballo degli sposi e il momento conviviale del pranzo o della cena. Saranno però organizzati e vissuti in ordine sparso, o comunque diverso rispetto alla sequenza che siamo abituati a vivere.
Solitamente, nel matrimonio al contrario, il banchetto precede la cerimonia. In questo modo, gli invitati potranno dare il via alla celebrazione dell’evento facendo conoscenza tra loro. Questa soluzione aiuterà le famiglie a socializzare, facendole arrivare alla cerimonia con uno stato d’animo sicuramente più rilassato.
Al termine del banchetto, come culmine della giornata ci sarà la cerimonia nuziale che assume, così, il significato aggiuntivo di celebrare veramente l’unione tra le due famiglie. Altro lato positivo: nessuno degli invitati andrà via prima del tempo o si presenterà direttamente al ricevimento saltando la cerimonia.
Infine, insieme agli auguri, la consegna dei doni da parte degli invitati e delle bomboniere da parte degli sposi. Da ultimissimo: la partenza per il viaggio di nozze o per la nuova casa.
L’organizzazione di un matrimonio al contrario, però, dovrà essere impeccabile.
Come anticipato, si tratta di un’idea davvero insolita, che potrà incontrare o meno il gusto degli ospiti. Non pensate alle critiche, ma ai vostri desideri. La cosa importante è avere alle spalle un’organizzazione precisa e ben studiata per evitare cadute di stile, problemi e incertezze.
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A cura di Michela Peletti