Rito religioso e corso prematrimoniale
Immagine copertina: Enzo Miccio
Per chi desidera sposarsi in Chiesa, ci sono alcune rigide regole da rispettare. Tra queste, la frequenza a un corso prematrimoniale è obbligatoria: un percorso intimo da fare a due prima del grande passo.
Per chi non volesse procedere con rito religioso, la scelta è tra rito civile o simbolico. Per approfondire leggere qui.
Il rito religioso ha anche valore legale
Si parla di rito concordatario. Cosa significa? Vuol dire che in una sola volta ci si sposa sia in chiesa che per lo stato italiano. I testimoni firmeranno due registri: quello ecclesiastico e quello comunale e il parroco leggerà gli articoli del codice civile (o alla fine della messa o mentre siete in sacrestia).
I testimoni servono per garantire che il matrimonio celebrato in chiesa sia valido anche per lo stato italiano, due figure indispensabili per confermare l’ufficialità del matrimonio per lo stato italiano. Dovranno quindi essere maggiorenni.
Corso prematrimoniale: FAQ
Prima di sposarsi in chiesa è obbligatorio fare il corso prematrimoniale. Modalità e durata dipendono dalla singola parrocchia. Si potrà fare anche in parrocchie diverse dalla vostra o da quella dove saranno celebrate le nozze. Tuttavia, è consigliato recarsi dal parroco almeno un anno prima della data delle nozze, considerando di dover far combaciare date, impegni e agende di diverse persone.
La durata, i giorni e gli orari del corso, gli argomenti trattati, le dinamiche con cui si svolge sono decise da ogni singolo parroco. Infatti, non c’è un corso uguale all’altro e non c’è obbligo di uniformare il corso.
Generalmente, il corso prematrimoniale dura dai sei ai dieci incontri, della durata di una o due ore, una volta a settimana. Il corso infatti si estende in genere su tre mesi, alla fine dei quali viene rilasciato un certificato di frequenza indispensabile per la celebrazione con il rito religioso.
L’organizzazione della cerimonia
Ogni parrocchia ha regole proprie che è bene conoscere prima di celebrare il matrimonio.
Il parroco potrebbe, infatti, imporre vincoli sugli allestimenti, sulle decorazioni floreali, sul lancio del riso.
Dove è possibile celebrare il rito religioso
Il matrimonio dovrà essere celebrato in un luogo consacrato, solitamente la parrocchia di nascita, ma non necessariamente. Infatti, con il consenso del vostro parroco e del vescovo, al quale dovrete consegnare una lettera con motivazioni valide e concrete, potrete sposarvi anche fuori da una chiesa: in un giardino parrocchiale o in altri spazi all’aperto vicini a strutture religiose, oppure in una chiesetta consacrata all’interno di una location per ricevimenti, permettendo così di celebrare i due momenti in un unico luogo.
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A cura di Michela Peletti